Investire sul protezionismo US

Martedì 28 febbraio il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha dichiarato di voler imporre dei dazi pari al 25% e rispettivamente al 10% all’importazione di acciaio e di alluminio. La netta posizione di Trump per il protezionismo dell’industria pesante locale è stata fortemente criticata non solo all’estero ma anche all’interno del suo stesso partito tanto da indurre il suo consigliere economico Gary Cohn a rassegnare le dimissioni.

Questa guerra interna sembrerebbe preoccupare i mercati più del reale effetto che la decisione possa avere su scala globale. Ad esempio la Cina, nonostante sia il pricipale Paese esportatore di questi metalli, risulta essere al di fuori delle principali dieci posizioni di importatori negli Stati Uniti. Piuttosto che a scatenare una vera e propria guerra commerciale e ad incattivire il Paese che detiene il 63% dei Treasury, le parole di Trump sembrano volte a riconquistare consenso all’interno della stessa America.

La sua popolarità ha raggiunto infatti un livello storicamente particolarmente basso e, con alle porte le “Mid Term Elections” che vedranno la rielezione dei 435 rappresentanti della Camera bassa del Congresso e di 34 Senatori, il Presidente ha una forte necessità di riottenere consensi. In particolare il “recupero” di elettori negli stati del Midwest, dove sono localizzate le principali acciaierie, è prevedibilmente la ragione principale per questa sua decisione.



Le reazioni dei mercati sono quindi da considerarsi piuttosto di breve periodo; tuttavia nel settore metallurgico vi sono possibili beneficiari di questa politica protezionistica.

Quali investimenti potrebbero essere interessanti in ottica di medio termine?

Nucor Corporation, la principale società produttrice di acciaio in territorio statunitense che paga un dividendo del 2.24% . Gli utili di fine anno 2017 sono stati leggermenti al di sotto delle attese a causa di problematiche climatiche che hanno ostacolato le forniture ma i solidi fondamentali ed un 7% di crescita nel segmento dell’automotive lasciano ben sperare per buoni risultati futuri.

Steel Dynamics, società produttrice e riciclatrice di prodotti in acciaio con un buon flusso di cassa disponibile che ha indotto recentemente il Board ad approvare un aumento significativo del dividendo. Eventuali acquisizioni nonché la possibile integrazione verticale di OmniSource, società che le fornisce il 60% del materiale grezzo, potrebbero sostenere ulteriormente il titolo.

United States Steel State Corp, società con una lunga storia alle spalle la cui fondazione risale al 1901. Fornisce prodotti in acciaio e soluzioni per infrastrutture, container e macchinari industriali.