Sei pronto a competere in un mondo in cui l’intelligenza artificiale e l’ingegno umano si fondono per creare la forza lavoro del futuro?

Nell’ultimo periodo si sente sempre più parlare di Intelligenza Artificiale e dei forti impatti che sta avendo e, soprattutto, che avrà sulle industrie.

Potenzialmente tutti i settori sono interessati. Perché ogni settore può trarre vantaggio dall’elaborazione di grandi quantità di dati e dalle capacità predittive che ne derivano. L'elenco sarebbe infinito. Solo per fare alcuni esempi: in finanza, gli investimenti possono essere gestiti da piattaforme digitali; nel settore agricolo l’intelligenza artificiale consente di ridurre gli sprechi e ottimizzare i sistemi di irrigazione. Nel settore industriale l’intelligenza artificiale permette di ridurre i costi e suggerire soluzioni per una gestione più efficiente degli stabilimenti. Nel marketing è possibile proporre pubblicità mirate per i singoli utenti. Nel campo sanitario, si traduce in una prevenzione studiata su misura e diagnosi più rapide. In quello legale significherebbe un’analisi più veloce dei contratti e dei codici. E poi non dimentichiamoci degli assistenti digitali, come ad esempio Siri o l’assistente virtuale Alexa di Amazon.

Una delle prime riflessioni sul tema, riguarda senza dubbio i rischi legati all’occupazione. L'intelligenza artificiale, abbinata alla robotica, potrà effettivamente sostituire alcune mansioni oggi eseguite dall'uomo. In alcuni casi, dove, ad esempio, il lavoro è ripetitivo, questo passaggio di consegne sta già avvenendo. In altri, l'intelligenza artificiale non sarà mai un sostituto dell’uomo, ma un utile collaboratore.

Per quanto riguarda il nostro settore, la domanda che sorge spontanea è: “Se il prossimo consiglio su come investire i nostri risparmi provenisse da un computer, ci fideremmo o rimarremmo legati al nostro consulente finanziario?”.

La domanda non è banale ed anche gli esperti hanno pareri contrastanti: se da un lato l’intelligenza artificiale consente di velocizzare e rendere più razionale l’analisi di grandi quantità di dati, dall’altro ci si interroga se questa fredda razionalità sia sempre un bene. Come si comporterà il software, per esempio, davanti ad una questione etica? Come valuterà le azioni di un’azienda sana dal punto di vista dei numeri, ma che viola sistematicamente i diritti dei lavoratori? Inoltre gli investimenti a lungo termine sono spesso governati da logiche di mercato completamente umane e apparentemente irrazionali.



A nostro parere i sistemi di intelligenza artificiale difficilmente sostituiranno i consulenti finanziari, ma li affiancheranno nel loro lavoro velocizzando e semplificando le attività più operative e soprattutto consentendo loro di concentrarsi maggiormente sulle attività a maggior valore aggiunto e alla relazione con i clienti.

Una sfida che i professionisti del settore devono per forza cogliere, guardando anche alle mosse dei big player di internet come Google, Facebook, Apple e Amazon, diventati ormai soggetti metabancari.