L’era del pilota automatico è
quasi realtà

I film di fantascienza che dagli anni ‘80 mostrano immagini di auto pilotate da computer sono molto vicine al punto di diventare situazioni comuni della normale vita di tutti i giorni, tanto comuni che una ricerca dell’agenzia di consulenza McKinsey prevede che fino al 15% dei veicoli venduti nel 2030 sarà completamente automatizzato. L’interesse da parte del consumatore è tangibile, infatti, già oggi i dati indicano che il volume di auto ibride ed elettriche vendute globalmente è più che triplicato in tre anni e le stime per la fine del 2017 indicano una crescita pari al 42% a/a .

Le capacità ed i mezzi tecnologici sono già note e a disposizione delle principali case produttrici (Tesla, VW, Daimler) ma sussistono tutt’ora delle problematiche. Oltre alla necessità di nuove tipologie di assicurazioni e regolamentazioni per questo tipo di veicoli, il principale scoglio da sormontare consiste nella necessità d’intervento umano in caso di emergenza. Difatti neppure i più sofisticati sistemi permettono tutt’oggi una reazione efficace in caso di imprevisto ed una ricerca di dell’Università di Leeds indica come il passaggio tra il pilota automatico alla fase di ripresa del controllo del conducente umano possa necessitare fino a sei secondi, che in situazioni del genere trattasi di una vera e propria eternità!

Nonostante queste barriere stiano rallentando l’ingresso massivo in commercio dei veicoli completamente automatizzati, alcune tecnologie del settore si stanno già ampiamente divulgando sul mercato. I sistemi avanzati di assistenza al conducente (ADAS), che sono in grado di rilevare alcuni oggetti e segnalare al conducente eventuali condizioni pericolose della strada e, in alcuni casi, rallentare o arrestare il veicolo, e le recentissime tecnologie di comunicazione tra veicoli (V2V) installate su alcuni veicoli di lusso come le Cadillac sono due ottimi esempi



Queste ed altre innovazioni stanno aiutando a rilanciare il mercato automobilistico, il quale è uno dei settori che ha maggiormente risentito gli effetti della crisi. Ad esempio in Italia il settore è in una fase di ripresa supportato dalla forte domanda dei consumatori, rimasta insoddisfatta negli anni della crisi, incentivati da queste novità a sostituire le vecchie autovetture ormai obsolete. I dati riportano valori impressionanti sia sul piano economico, dove è presente una crescita pari al 16% negli ultimi due anni del numero di nuove immatricolazioni, sia sul piano finanziario, dove i titoli azionari dei principali marchi automobilistici presentano delle eccellenti performance da inizio anno (Ferrari +76.94% , Fiat +73.25%).

In attesa di poter usufruire di un’autovettura con guida autonoma, gli investitori possono sostenere e seguire la crescita del settore automobilistico acquistando singole azioni oppure Etf che riproducono gli indici di settore tra cui segnaliamo l’ishares Stoxx Europe 600 Automobiles & Parts. Per chi fosse interessato al settore delle innovazioni tecnologiche a più ampio respiro evidenziamo l’ETF iShares Automation & Robotics quotato sulla Borsa di Londra che riproduce l’andamento delle principali aziende operanti nel settore.

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